Il 1999 fu un anno molto interessante.
Alla fine dell’inverno andai a Phra Nang, in Tailandia, ad incontrare Francois Legrand (allora già cinque volte campione del mondo di arrampicata) e girai con lui un documentario sulle splendide falesie di quel luogo, allora era ancora straordinariamente poco conosciuto. Un estratto lo potete trovare in questo stesso sito. (Oggi 2020, mi dice un’amica che ci sono talmente tanti cinesi e coreani che è quasi impossibile trovare un angolino in spiaggia….) all’inizio dell’estate il PR della Kong, la famosa ditta italiana di materiale d’alpinismo e di lavoro in montagna, mi offrì la possibilità di incontrare Jim Bridwell in Yosemite dove volevo girare alcune immagini per la televisione.
Fu un incontro straordinario con quello che io considero l’uomo che ha sconvolto l’arrampicata su roccia degli anni 70 e 80 innalzandone i livelli a dei limiti fino ad allora sconosciuti. In effetti è stato il primo climber al mondo a scalare un 6c e un 7a e le sue salite in arrampicata artificiale sul Capitan sono ancora oggi un esempio di etica perfetta, anche se negli anni sono state “rimpolpate” di chiodi per renderle transitabili ai comuni mortali (per esempio Sea of Dreams è stata aperta con 39 “bolts” e nel 2001 ce n’erano 220!!!), per non tacere della sua salita in un giorno e mezzo (!) alla via del compressore sul Cerro Torre, con un compagno trovato pochi giorni prima in paese e con materiale chiesto in prestito sul luogo, perché il suo compagno era stato arrestato all’entrata in Messico…
Il film su Jim è quello che io chiamo un “omaggio” visto che l’ho prodotto con i miei mezzi durante 4 viaggi in 3 anni durante l’estate, per far conoscere Jim che , come spesso accade agli uomini con un’etica ferrea e che vivono senza compromessi, non ha mai sfruttato le sue immense capacità per fare soldi per cui vive ancor oggi con il poco che riesce a procurarsi un po’ qui un po’ la… Feci tradurre il testo del film in 4 lingue per renderlo comprensibile al maggior numero di persone e fu in vendita sia su Alp che in alcuni negozi come il Rockstore di Finale o simili… Oggi ne ho ancora alcune decine di copie per i pochi che me lo chiedono via mail. In molti punti del film Jim racconta il suo punto di vista sull’arrampicata dimostrando un acume e un senso critico straordinari.
In seguito proposi a Versante Sud la traduzione italiana di un vecchio libro di avventure (scalate e altro) che Jim aveva scritto nel 1987 e che era sparito dalle librerie americane al fallimento della casa editrice. Insieme a Giovanni Groaz, che con la moglie Palma Baldo è stato uno dei primissimi italiani a ripetere il Nose (forse la seconda cordata) e che è amico di Bridwell dagli anni ’70, scrivemmo una parte nuova in aggiunta alla traduzione originale, raddoppiando il libro e cercando di approfondire la figura umana e storica di Bridwell, (con cui Groaz ha aperto due nuove vie sul Capitan e parecchie altre un po’ ovunque in America e nel Bianco.) Il libro si chiama “The Bird” dal soprannome di Jim e contiene diverse foto storiche sconosciute oltre a foto “recenti” delle sue salite con Groaz.
Nel 2021 una televisione di Lecco mi chiese il permesso di filmare un’introduzione al film vero e proprio che proprio nel 2020 era stato rimesso in vendita dalla Gazzetta dello Sport insieme a una ventina dei film d’alpinismo iconici fino ad allora usciti nei vari filmfestival. La trovate qui sotto
Qui sotto potete trovare un piccolo estratto del film che dura 50′