In Patagonia e più precisamente vicino a El Chalten, ci sono due montagne che hanno visto per anni i migliori alpinisti attraversare il mondo per misurarsi con loro.Il clima è pessimo: può cambiare ad ogni ora e passare da una giornata splendida a un tempaccio con il vento che supera facilmente i 100 km ora per arrivare anche ai 150 e oltre. Le corde si dispongono in orizzontale e anche le manovre più facili diventano pericolose. La temperatura scende immediatamente sottesero e se nevica la neve è spugnosa e infida al punto che Maestri, l’uomo che aprì quasi fino in vetta la famigerata “via del compressore” nel 1970 si fermò sotto al fungo di neve e ghiaccio con la scusa che “un anno c’è, l’altro è sparito… per me la vetta è dove inizia il fungo…” (da una mia intervista nel film su Jim Bridwell)
Il tempo cambia rapidamente. L’alba era partita con un cielo azzurro senza un alito di vento.In un’ora le condizioni cambiarono tantissimo e alla sera le raffiche di vento arrivarono a oltre 130 km/h danneggiando la nostra tenda e obbligandoci a raccogliere tutto e a spostarci in un luogo più riparato.. Il Cerro Torre due ore dopo era occulta da un muro di nubi e vento che ci obbligarono ad andarcene in tutta fretta.
Di fianco al Torre, c’è il gruppo del Fitz Roy che è la montagna più alta della catena e che è un poco più facile .Il nome Fitz Roy deriva dal nome primitivo dato alla montagna dal comandante del brigantino che per primo passò da quelle parti navigando le coste della Patagonia e attraversando lo stretto di Magellano… Robert Fitzroy, comandante della HMS Beagle, la nave che trasportava, tra gli altri, Charles Darwin, la cui esperienza fu la scintilla che portò alle teorie sull’origine della specie.
FitzRoy era un nome abbastanza comune nella aristocrazia, Robert era infatti discendente da Carlo II d’Inghilterra mentre la madre era sorellastra di Lord Castlereagh ministro degli esteri inglese…Ora la parola Fitroy deriva direttamente dal nome francese “fils du roi” ovvero figlio del re. Ma, attenzione : non figlio legittimo ma uno dei tanti figli che i re spargevano attorno frequentando le concubine ufficiali e ufficiose. Il titolo dei nati da queste unioni prendevano il nome di xxxxx fils du roi ovvero un titolo che li rendeva più aristocratici del normale ma non dava loro nessuna possibilità di regnare o di ottenere i privilegi dei veri aristocratici. La dizione di ” fils du roi” si è trasformata col tempo in Fitzroi che oggi ricorda il capitano della Beagle che gli diede il nome.