Se siete interessati ad acquistare il DVD : “Jim Bridwell: the Yosemite Living legend” ( 2000) un film di 54′ con molti extra, sottotitolato in 4 lingue (Italiano, Francese, Tedesco e inglese per chi parla inglese e desidera anche la traduzione delle interviste italiane nella propria lingua) , con foto, mappe, lista delle vie facili e belle di Yosemite, interviste complete ai protagonisti e al regista… che intervista se stesso, potete ordinarlo a me direttamente.
Il DVD è stato ritirato dalla Vivalda ed è per introvabile. Potete ordinarlo a me:
Il DVD costa 23,00 euro più 3,50 euro di spedizione.
Potete pagare con un bonifico bancario o con Pay Pal (in questo caso 23,00 + 5, 00 Euro tutto compreso)
scrivetemi al seguente indirizzo : mailto michele.radici@gmail.com
Le riprese del film sono durate circa tre mesi divisi in 4 viaggi che ho fatto in Yosemite e a casa di Jim. In parte in primavera e in parte in autunno. Con me è venuto anche “Bubu” Bole fortissimo climber italiano il cui viaggio è stato sponsorizzato dalla Kong. La presenza di Jim (allora sponsorizzato da Kong) e quella di Bole sono stati gli unici aiuti economici del film. Tutti i viaggi, la produzione, il montaggio, le musiche e i diritti SIAE sono stati sostenuti da me come omaggio a un grandissimo dell’alpinismo semisconosciuto in Italia e forse ancora di più nel mondo dello sport americano. Solo dopo molti anni il mondo dell’arrampicata si è accorto che gli americani erano davanti agli europei di gran lunga e che le difficoltà delle loro vie superavano abbondantemente quelle delle Alpi.
Giusto per essere precisi: i primi 6c e i 7a del mondo li ha aperti Jim Bridwell. La via del Compressore al Cerro Torre in Patagonia, aperta fino a 80 metri dalla cima da Maestri in tre mesi di sforzi, è stata ripetuta da Jim in un giorno e mezzo!!!! (Jim nel film dice che la sua è la prima ascensione in assoluto, e Maestri, intervistato da me conferma in parte la sua affermazione…)
Il suo compagno era stato bloccato al confine del Messico dalla polizia di frontiera (il progetto era di arrivare in Patagonia con il treno e gli autobus !) e Jim era solo e senza materiale quando aveva incontrato in paese un americano che cercava un compagno per scalare…. due giorni dopo avevano raggiunto la vetta e Jim aveva percorso gli 80 metri di parete sotto alla cima, (passando a sinistra dei chiodi a pressione spaccati da Maestri) aprendo così i tiri che oggi tutti percorrono per arrivare in vetta da quella via.
Ancora un dettaglio: molti climber, non esattamente fortissimi, arrampicano con un rinvio molto lungo e irrigidito col quale agganciare le protezioni troppo lontane per le loro capacità il nome internazionale è “Cheater Stick” ovvero bastone dell’imbroglione. la storia nasce quando un giorno Jim stava camminando alla base del Capitan e vede una cordata di due climber che stanno ripetendo “Sea of Dreams” una via da lui aperta con vari tiri di A5. Molti passaggi prevedevano l’uso ripetuto di “cliff hangers” appoggiati alla cieca per superare spazi anche di 5/6 metri per arrivare su spit di dimensione ridicola …
Jim era uno dei migliori se non il migliore artificialista dell’epoca e si accorse che i due climber per evitare il rischi di voli eterni tra uno spit e l’altro (A5) avevano costruito un bastone con un gancio con il quale bypassavano i movimenti sui cliff hanghers per assicurarsi durante il passaggio direttamente agli spit sovrastanti. Lui si mise a gridare che quello era imbrogliare (cheater) e che quella che stavano facendo non era La Sea of Dreams che lui aveva aperto con 39 buchi. Per vostra informazione oggi Sea of Dreams conta 220 buchi e ha perso gran parte dell’A5 di allora. Jim mi diceva che tanto valeva portarsi in parte una scala rigida di 10 metri….